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Intercettazioni fai da te

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All’inizio degli anni 90 se avevi un cellulare  “Etacs” (un Motorola MicroTac o analogo), oltre a bullarti con gli amici per la tua orrenda antenna a coda di maiale sul tetto della macchina, potevi anche dedicarti a un curioso passatempo pre-Facebook : l’intercettazione delle telefonate altrui.

Si toglieva la batteria al Motorola e, usando un pezzetto di stagnola recuperato dal pacchetto di sigarette, si faceva un ponte tra i contatti. Una volta chiuso, si digitava 08# ed il MicroTac si trasformava in uno scanner in grado di intercettare le telefonate in transito sulla rete cellulare di quella zona.

intercettazione

A quei tempi la telefonia mobile non era diffusa come oggi, ed il “portatile” era per lo più appannaggio della classe politica, che tra l’altro non doveva pagare di tasca propria le allora salatissime bollette Telecom. Così era molto frequente, facendo questo giochino,  intercettare le comunicazioni di politici di primissimo piano  che, senza nessun tipo di inibizione (e senza il minimo sospetto di essere ascoltati) parlando con colleghi, collaboratori ed amici, passavano con grande disinvoltura dalla analisi della crisi nel Golfo, al racconto dettagliato delle loro serate a luci rosse (con tanto di scorta al seguito, pagata dai contribuenti). Questa sorta di intercettazione fai da te, era piuttosto divertente, proprio per il fatto che (nella maggior parte dei casi) le comunicazioni tra i politici avessero come tema non tanto l’italica situazione economica, quanto la consistenza del culo di questa o quella amante occasionale.

Dando un’occhiata al pdf con le intercettazioni legate al caso Ruby, l’atmosfera che  respiro è la stessa di quel vecchio, voyeuristico passatempo telefonico. Le differenze però sono parecchie. Allora le escort non esistevano, si chiamavano ancora mignotte. Le dichiarazioni erano spontanee e provenivano dai diretti interessati.

Poi il 17 Febbraio 1992, l’allora PM Antonio Di Pietro, diede il via all’inchiesta “Mani pulite” ed in molti si resero conto che il cellulare è meglio non usarlo come se fosse un confessionale..

In quei mesi di goliardiche intercettazioni fai da te non mi passò nemmeno per l’anticamera del cervello di registrare nessuna delle comunicazioni ottenute con il “trucco della stagnola”. Bell’idiota che fui.. Adesso avrei materiale scottante sulla prima repubblica che in confronto il Bunga Bunga di Berlusconi sembrerebbe il “gioco della bottiglia”..

Possibile che allora nessuno ci abbia pensato ?

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L'articolo Intercettazioni fai da te è pubblicato da PocaCola.


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